Dentro

Ti trovi subito ‘a casa’, qui in Paradiso. Sei dentro, in

sintonia con tutti, in accordo pieno, a tuo agio, in famiglia,

e con una profondità tale che è come inabissarsi in un

oceano, scrutando ora qua e là i nuovi mondi, le nuove

realtà fino ad allora sconosciute, e che senti ti stanno

diventando familiari.

Questo camminare sempre più dentro e in profondità

non è solo da parte mia. Sento infatti che anche Lui,

accanto a me in questo nostro pellegrinare, entra sempre

più a far parte del mio mondo, della mia realtà; e io mi

sento scrutato e conosciuto da Lui sempre più in profondità.

È un entrare dentro che apre, questo.

Più entri dentro il Paradiso, e più ti si aprono nuovi

oceani in questa immensità. Più il Paradiso entra dentro di

te, e più in te vedi aprirsi nuove profondità, e ti scopri aperto

a nuove situazioni e disponibile a nuovi mondi. Senti di

essere come il Paradiso, e percepisci che il Paradiso è un

‘Colui’: come te, Persona.

Non solo come te, ma dentro te. Nel Paradiso ti immergi.

E questa è un’avventura. Avventura dell’intimità; non

quella che si restringe nell’intimismo, ma quella che apre

alla dimensione sacra di un Paradiso infinito. Il ‘dentro’ è

come se si propagasse al ‘fuori’.

Più entri nell’intimità, nella sacralità, più entri nell’immensità.

È a questo punto che il Pellegrinaggio ti si rivela come

il nuotare nell’oceano, cullato dall’acqua e dalle benevoli

correnti che ti si formano attorno, per farti star dentro in

questo immenso piacere, in questa serenissima gioia, sentendo

il tuo peso leggero gongolarsi sulle onde dell’infinito.

Ogni tanto, volgendo lo sguardo a Lui che mi è accanto,

mi viene da chiedergli: ma adesso, dove ci troviamo?

In quale parte, in che luogo del Paradiso? La risposta è

sempre più profondamente questa: dentro! Sta di fatto che

questo essere dentro ti fa escludere ogni problema di solitudine.

Ti senti sempre ‘con’ il Paradiso.

Ma non nel senso che non stai da solo, che c’è tanta

gente. Qui ti senti soprattutto in comunione: ecco in che

senso ‘con’. Ti percepisci sempre con Colui che è il

Paradiso, e questo è un continuo stupore che suscita nuova

ricerca e altro desiderio.

E vivi e rivivi Colui che è il Paradiso. Anche ora, io sto

rivivendo, ri-suscitando l’esperienza di Colui che è il

Paradiso, attraverso Lui che mi è accanto. Lo sperimenti

dentro, in te e negli altri, il Paradiso. Il Paradiso ti chiama

dentro, non ti lascia mai fuori ad aspettare o a guardare

come ad uno spettacolo. Il Paradiso ti invita dentro la stanza

dell’intimità, per un rapporto pieno e concreto, intenso

e piacevole. Ecco: il piacere.

Ti piace stare in Paradiso. Proprio come è un piacere il

rapporto con una persona che ami. E non intendo solo un

rapporto morale, spirituale, amicale, ma soprattutto: sponsale.

La piacevolezza del Paradiso consiste nel piacere,

quello puro e non contaminato, quello non scadente ma

esaltante e arricchente, il piacere fatto di luce: di Paradiso.

Paradiso e piacere: un binomio ottimo. Paradiso è piacere:

un’unione superlativa.

Piacere di stare dentro, con Colui che è il Paradiso.

Dentro questo piacere entri, sempre di più, senza fine. Ma

non è come il piacere umano, che si esaurisce, ed è finito.

No. Questo di piacere è progressivo: più entri dentro, più

ti si fa dentro e ti fa essere così: uno che vive del piacere

del Paradiso. Un rapporto sponsale.

Ecco il segno umano del rapporto del Paradiso. Lui e io

lo stiamo vivendo, questo piacere. E siamo pellegrini in

questa piacevole avventura.

E gustiamo questo di Paradiso. Più ti avvicini a Colui

che è il Paradiso, più vai avanti e indietro da questo Cuore,

più giri e rigiri attorno a questo Luogo Santo, e più ti

accorgi che stai vivendo un’esperienza piacevolissima e

che mai si spegne, anzi, si va accrescendo. È il piacere di

vivere il rapporto con Colui che è il Paradiso.

Terrestre

Si sta avvicinando, lo sento, il momento del mio ritorno. Percepisco piano piano il riavvicinarsi dell’atmosfera terrestre, che mi penetr...