Insieme

In Paradiso ‘si è’. Insieme. Lui e io, nel cammino,

viviamo un rapporto personalissimo, e non veniamo mai

interrotti nell’approfondire questa serenità.

Eppure, ci è sempre presente ognuno del Paradiso, che

cammina insieme con noi, fino anche il più lontano a noi

in questa infinità. Lo si percepisce insieme con noi, camminare

e condividere con noi l’avventura.

Questo essere insieme nel sentire e nel vivere, io e Lui,

noi insieme con tutti, non è una unione statica, fissa, ma

arricchente, crescente.

Ci si scambia ciò che fa essere sempre più uniti, sempre

più insieme, cioè quel respiro, quell’ossigeno che è

l’anima del Paradiso.

Ognuno contribuisce a far crescere tutti, e tutti contribuiscono

a far crescere ognuno per quello che è. Pare

quasi una massima di una pedagogia elementare, eppure è

proprio semplicemente così, nulla di più e nulla di meno

di questo cammino di crescita insieme.

È un vivere insieme non cercandosi, non sforzandosi,

ma sentendo naturale che così è e così si procede, crescendo

in serenità e approfondendo la gioia.

Così Lui cammina con me. Lui e io insieme, insieme

con tutti e con ciascuno del Paradiso.

E non ne manca uno! Tutti ci sentiamo uniti nel nome

di Uno: Colui che è il Paradiso.

Il Paradiso è dunque famiglia: l’unica che resta.

L’unica comunità che sussiste. Ogni altra, umana, sociale,

religiosa, passa. Solo la famiglia del Paradiso rimane in

eterno.

È un sentire e un sentirsi insieme, contemporaneamente

e per sempre, in famiglia. Il crescere insieme trova forza

e sostegno nell’irradiarsi di Uno: Colui che è il Paradiso.

Ma come fa, cosa fa quest’Uno per far crescere insieme?.

Guardo, rifletto, scorro i panorami e le situazioni di questa

eternità, ...volgo lo sguardo a Lui, accanto a me. La

risposta è ancora, per ora, quella dell’attesa.

Quest’Uno che è il Paradiso nel suo diramarsi infinito

mi chiede di attendere ancora, di crescere ancora, insieme

con Lui accanto a me, insieme con tutti.

Il procedere rivela quest’Energia, questo Luogo Santo,

sì; ma questo è un cammino di rivelazione.

E soprattutto, è grazia, e grazia deve restare.

Lui, accanto a me, mi sostiene con uno sguardo di certezza,

invogliandomi a proseguire.

Anche di Lui, in effetti, non so tutto: non lo conosco in

modo definitivo, in quello che è e in quello che fa, nel

compito che ha. Eppure, riconosco che quello che so di

Lui adesso, adesso mi basta.

Già... e perché non potrebbe bastarmi ciò che mi è dato

di sapere circa Colui che è il Paradiso? Perché non attendere

e non accontentarmi di questo già tanto che mi è dato,

senza osare di voler conoscere e sperimentare di più?

Mah! ...E poi, sono io soprattutto a volere, o mi è soprattutto

donata questa rivelazione?.

È questo essere ‘insieme’ che guida ogni cosa, e non

più io, secondo quello che sto comprendendo.

Siamo tutti quanti coinvolti, in questa avventura.

‘Insieme’. Coinvolge non solo la realtà del Paradiso, ma

anche gli uomini sulla terra. Già, perché si tratta di un infinito,

unico Pellegrinaggio, dal quale nessuno è escluso.

Ognuno vi è inserito e comunica se stesso con tutti gli

altri, per ricercare e gustare sempre più, nell’eterno o in

vista dell’eterno, l’unica grande realtà che procede: l’essere

nel Paradiso, il vivere con Colui che è il Paradiso.

Terrestre

Si sta avvicinando, lo sento, il momento del mio ritorno. Percepisco piano piano il riavvicinarsi dell’atmosfera terrestre, che mi penetr...