Equilibri

Volgendo lo sguardo a Lui, accanto a me, comprendo

che chi vive in Paradiso è una persona sempre equilibrata,

che si atteggia con un sereno equilibrio in ogni realtà. In

Paradiso non ci sono esasperazioni, né fanatismi, né estremismi,

né verità da difendere o idee da propugnare; non

reazioni istintive o impulsi del momento; non c’è nessuno

preso dalla foga o che si infiammi nelle sue convinzioni o

in qualche altro atteggiamento. Serenità equilibrata: ecco

la giustizia che regna in Paradiso.

Qui comprendi che uno è giusto non tanto per quello

che ha fatto prima, e di cui ora viene ripagato. Forse anche

questo. Ma anzitutto tutti si riscoprono come giusti perché

attestano il loro cammino equilibrato che prima hanno

accennato, e che ora si vedono confermare come mentalità

e atteggiamento eterni.

Il premio del Paradiso non è dunque un attestato, un

dono fatto alla fine, ma è la conferma e il sostegno al cammino

intrapreso, con chissà quanti limiti e quali difficoltà

e squilibri, sulla terra, e qui ora proseguito nella libertà.

Non sono le opere che contano, cioè quello che hai fatto o

non hai fatto. Ciò che conta, lo vedo confermato in Lui

accanto a me, è l’essere equilibrati, l’avere equilibrio in

ogni realtà. Questa è la vera giustizia, che da tutti qui è

condivisa, e non distingue nessuno in base a opere o esperienze

fatte prima di essere qui.

Qui la giustizia è il cammino equilibrato che conduci.

Ogni ricerca, ogni desiderio qui è vissuto non con la passione

che ti prende, ma con l’equilibrata serenità che ti

permette di scegliere, decidere e vivere al meglio, personalmente

e insieme, la vita del Paradiso.

La giustizia è il giusto peso che dai a te stesso, alle realtà

attorno, agli altri che incontri. Anche di fronte a Colui

che è il Paradiso, ti senti soppesare in questo equilibrio

che ti ritrovi in dono, quasi un essere deposto sulla mano,

come un piccolo pulcino esaminato nella sua crescita con

questo gesto di semplicità.

L’equilibrio va d’accordo con la semplicità. In Paradiso

non c’è nulla di complicato, di squilibrato dalla semplicità.

Tutto è lì da vedere e da vivere, nella naturalezza del

suo esserci, nella serenità del cammino, nell’atteggiamento

equilibrato. Di questo è impastato il Paradiso. E il suo

continuo fermento produce nelle realtà una lievitazione

soffice e naturale, silenziosa, morbida, fragrante e invitante.

E l’equilibrio, qui in Paradiso, ha - per così dire - i piedi

per terra. Cioè si fonda sempre sul concreto, su quello che

è, qui. Non è ricerca affannosa di equilibrio, sforzo di

equilibrarsi, quasi come una rara qualità, una eccezionalità

simile all’equilibrismo del circo.

Qui è niente più e niente meno di un cammino di equilibrio,

un pellegrinare in questo atteggiamento di giustizia,

seguendo la traccia della serenità. Non c’è fatica, né sforzo,

qui in Paradiso, né sudore. Non c’è concentrazione

alcuna, ma solo raccoglimento.

Non c’è ansia e agitazione, frenesia o fretta. Tutto è

equilibrato. Non c’è il grasso e il magro, il troppo piccolo

o il troppo alto. Ogni persona appare equilibrata. Un equilibrio

vitale e vitalizzante.

Colui che è il Paradiso, in quanto a peso, è il più equilibrato:

è presente come una piuma, che ti sfiora e ti passa

accanto. Il suo equilibrarsi è un librarsi sempre lieve e

ondeggiante in questa atmosfera di Paradiso, nella quale

non è la legge di gravità a regolare ogni movimento, ma la

legge della gioia.

E così ognuno è libero di librarsi, a mo’ della piuma,

danzando, passeggiando, correndo, volando, saltando,

camminando, posando e riposando, oscillando e ondeggiando,

andando e venendo, salendo e scendendo, ruotando

e invertendo, come disegnando la propria originalità

nell’atmosfera del Paradiso.

Terrestre

Si sta avvicinando, lo sento, il momento del mio ritorno. Percepisco piano piano il riavvicinarsi dell’atmosfera terrestre, che mi penetr...