Sì!

Il Paradiso è il regno del ‘sì’, delle positività, delle realtà

affermative, trasparenti, vere. Un ‘sì’ che si sente vibrare

dentro, in te, e in tutto attorno a te. E Lui, accanto a me,

eccolo: un ‘Sì’ vivente. In Lui trovo ogni risposta, ogni

senso alle mie domande, perché ogni volta, con il suo

aiuto, tutto io posso ricondurre al ‘sì’. Soltanto la sua presenza,

essa stessa da sola, è un ‘sì’.

Quando, ad esempio, cominciai a cercare in questo

contesto del Paradiso dove fossero finiti mia madre, i miei

parenti e i miei amici che erano morti, tutti li riscoprii presenti

e vivi scrutando Lui. E, sempre attraverso di Lui,

compresi anche come vivono e cosa fanno qui in Paradiso.

Grazie alla presenza di Lui sento presenti tutti loro, e con

loro mi posso rapportare gioiosamente.

Non era dunque come pensavo io, alla maniera umana,

continuando o restaurando i rapporti che avevo con loro

nel mondo e che la morte aveva interrotti.

No. Qui si è fatta presente un’altra situazione, quella

del ‘sì’ vissuto tra me e Lui accanto a me, in questo

Pellegrinaggio, nel quale tutti loro mi si accostano e condividono,

e io mi rapporto con loro nel Paradiso, incontrandoli

tutti quanti, e conoscendoli pure uno ad uno,

anche chi finora mai avevo conosciuto.

Tutti e ciascuno personalmente, in un rapporto nuovo,

pellegrinante, da scoprire e approfondire sempre più,

vedendo il mio ‘sì’ e il loro immerso e condiviso dal ‘Sì’

supremo di Colui che è il Paradiso. I saluti, i ricordi del

passato, i ‘come va’, ‘come stai’ non hanno senso, perché

si sa tutto, si vive già tutto, continuando, approfondendo,

in una unità e in una libertà che ti è proposta, passo dopo

passo, in eterno. Vivo tutte le risposte, e in affermativo. Il

‘sì’ qui è Persona. Non è più una parola.

Cambia totalmente ogni prospettiva. È un ‘sì’ che c’è

subito, prontamente, come tu sei un ‘sì’ prontamente e

subito per chi incontri. E sempre, in questo ‘sì’, riecheggia

il ‘Sì’ centrante, calamitante, emanante, irradiante di Colui

che è il Paradiso.

Lui, accanto a me, ‘è’: ecco il ‘sì’ del Paradiso. Da

quell’esserci, da questo mio sentire Lui: ‘sì’, ‘è’, e da questo

mio sentirmi: ‘sì’, ‘sono’, sgorgano poi tutte le altre

risposte, e vengono appagate tutte le altre domande.

È un ‘sì’ che fa essere. In Paradiso mi impressiona

molto, fra l’altro - cosa che già d’altronde avviene tra me

e Lui - questo fatto: che pur essendoci migliaia, milioni,

una miriade infinita di persone, e pur essendo sempre tutti

in relazione con tutti, e ciascuno in relazione con ciascuno,

eppure regni sempre un serenissimo silenzio, ovunque

si vada. Non c’è mai bisogno di parlare, ma c’è sempre il

desiderio di ascoltare. E, in questo modo, chi ascolta,

comunica anche; e chi comunica, contemporaneamente

ascolta. Pensandoci, non mi parrebbe una cosa poi tanto

difficile da vivere anche tra gli uomini.

Basterebbe valorizzare un po’ più il cammino verso la

semplicità del ‘sì’, verso ciò che ‘è’. Mah!... Non pensiamo

ora a come fare sulla terra, pensiamo a vivere in pieno

il Paradiso! Lui mi osserva con un sorriso, arricciando il

naso, come a dirmi: ricorda anche che devi tornare là e

quello che apprendi non te lo devi tenere tutto per te, ma

viverlo perché questo Pellegrinaggio di occasione di ora

sia un giorno di stimolo e di aiuto per il Pellegrinare eterno

di gioia per tutti.

Arriccio anch’io il naso, in segno di rimprovero e

richiamo a me stesso, quasi facendomi una piccola strigliatina,

col proposito di non ripetere più questo atteggiamento

estraneo al Paradiso, e riaffermando il desiderio di

accogliere e trasmettere meglio tutto quello che mi viene

dato in dono attraverso la semplicità di questo ‘sì’ che è il

Paradiso.

Terrestre

Si sta avvicinando, lo sento, il momento del mio ritorno. Percepisco piano piano il riavvicinarsi dell’atmosfera terrestre, che mi penetr...