Raggianti

In Paradiso non vige alcuna religione. Tutte quelle realtà

umane che si posso definire più o meno religioni, sètte

o realtà affini, qui impallidiscono tutte quante, cedendo il

passo all’unica grande ecclesialità: quella del Paradiso.

Tutti appartengono a questa ‘Chiesa’, che non è certo

da intendere come quella della terra.

È la Chiesa, questa, fondata sull’irradiazione della

gioia, e questa irradiabilità è anche la sua ecclesialità,

costituendo appunto il suo essere ‘Chiesa’. Lui, e io

accanto a Lui, ne siamo i raggi.

Ma quanti, infiniti raggi, provengono da questo sole

che è il Paradiso, e tutti riconducibili a Colui che è il

Paradiso! Questa è l’unica vera ‘Chiesa’.

Nel volto dei raggianti, dei ‘credenti’, hai la prova concreta

dell’esistenza del Paradiso, e in quel loro splendore

leggi e vivi e condividi tutto quello che vuoi. In Paradiso,

pertanto, non c’è alcun Libro.

Qui tutta la carta avanza, mentre invece viene avanti la

vita letta alla luce di Colui che è il Paradiso. Ognuno qui

è semplicemente un fedele raggio che vedi irradiarsi e

ricondursi al Cuore del Paradiso.

Questo essere Chiesa non ha riti, né funzioni, né preghiere,

né culto, né edifici, né persone preposte. Tutti sono

Chiesa nell’unità e nella molteplicità dei raggi. Nulla di

più e nulla di meno.

Già... ma cosa fa allora questa Chiesa, che attività svolge

- mi sono chiesto - se non ne ha nessuna di quelle delle

religioni del mondo? E l’ho vista, questa attività, apparire

in Lui che mi è accanto, che è per me raggio di luce del

Paradiso: l’unica attività dalla quale sgorgano tutte le

situazioni e gli atteggiamenti che qui si vivono è questa:

l’attività sacrificale. Sacrificazione di sé: dare tutto quanto

di sé. Sgorga da qui il Paradiso.

E questa è l’attività vitale fondamentale di Colui che è

il Paradiso: Sacrificazione. Ci è data in dono l’intuizione

di fronte a questa domanda: cosa si fa in Paradiso? Ecco

che cosa si fa: ci si dona totalmente. Non ci si tiene per sé,

qui. Si è raggi di un sole che è attività bruciante di amore

sacrificale. Più la donazione è grande, più la luce dei raggi

è intensa. Essere in continua sacrificalità: ecco il cuore del

cammino, del Pellegrinaggio del Paradiso.

Una sacrificalità non fatta di un atto: un sacrificio o più.

No. Si tratta di una mentalità, una intelligenza sapiente

che si fa vita, sempre più, incarnandosi nell’incontro tra i

nostri corpi, nelle nostre persone, nelle vicende che viviamo

in Paradiso. Più si rinuncia a sé, più si riluce. Ecco perché

la Luce Prima e in assoluto è Colui che è il Paradiso:

la sua rinuncia a Sé è talmente grande e profonda, che non

c’è sole più grande. Mentre ammiro gli effetti meravigliosi

di questa attività sacrificale qui in Paradiso, penso anche

all’immenso valore che pure per il mondo questa attività

centrale e fondante di tutto potrebbe avere, se fosse compresa

e meglio accolta. Ma forse finora è stato proprio

della volontà di Colui che è il Paradiso non volerla comunicare

appieno, per viverla più profondamente in Sé, a

favore di tutti, finchè fosse maturato il tempo, cioè quello

di adesso: il tempo del Paradiso.

Terrestre

Si sta avvicinando, lo sento, il momento del mio ritorno. Percepisco piano piano il riavvicinarsi dell’atmosfera terrestre, che mi penetr...