Sssst!

Mi sono accorto che in Paradiso non ci si distrae mai.

Si è sempre attenti. C’è come un richiamo all’attenzione,

a ciò che vivi. E questo richiamo l’hai dentro di te. Per cui,

vivi in pienezza, sempre, quello che ti è dato.

C’è come un alone di attenzione che permea tutta l’atmosfera

del Paradiso. E anche tutti. Ad esempio, io mi

sento sempre, in ogni cosa che faccio, che penso, che vivo,

immerso nell’attenzione. Tutti sono attenti a quello che

vivi, nessuno è mai distratto da te. Lui, accanto a me, lo

vedo sempre attento a me, come anch’io sento di avere

attenzione a Lui. Ma anche a tutti.

E non è uno sforzo, questo atteggiamento. È una realtà

naturale. È così, in Paradiso. Ma ciò che accresce sempre

più questa naturale e serena attenzione è che senti di avvicinarti

sempre più a Colui che è il Paradiso. Sei attento

perché si avvicina, in ogni cosa che succede, ad ogni

passo, e sempre di più.

Per questo sei profondamente attento, e non ti distrai

mai da questo Centro di attenzione.

Sei cosciente di essere un nulla, perché ti senti perdere

in questa infinità, e allo stesso tempo ti accorgi di essere

protagonista, non per tuo merito, in questa meravigliosa

avventura. E l’attenzione che vivi ti fa collegare e coniugare

questi due atteggiamenti, che parrebbero contrastanti

e inconciliabili. Già: in Paradiso, tutto appare come un

puzzle dove tanti elementi diversi si richiamano e si collegano

per formare un’unità, che attraverso di te trasmette

gioia e dona nuove possibilità di vedere e rivedere tutto

quello che avviene come motivo di serenità crescente e

incessante. Lui, accanto a me, è un tassello di questo puzzle.

E forse lo sono anch’io, accanto a Lui. In Paradiso c’è

ordine. Tutto è al suo posto, niente è fuori dal suo posto. E

non emerge tanto la perfezione delle realtà, no.

L’impressione prima è proprio l’ordine. E anche tu, ti

senti ordinato: al posto dove sei corrisponde sempre il

posto dove devi essere.

È una meraviglia questo ordine, perché ogni realtà, pur

separandosi da un contesto, guardandola, sai già dove va a

trovarsi, dove è il suo ordinamento. Ad esempio, io so che

Lui, pur essendo accanto a me, è destinato a trovarsi non

solo e soprattutto con me, ma con Colui che è il Paradiso:

lo vedo ordinato a questo Centro, pur essendo ora qui con

me. Questo ordine, dunque, non è una realtà statica, per la

quale dici: c’è ordine; ma è un dinamismo, un orientamento

verso un Centro dove tutto è ordinato e da cui è meravigliosamente

regolato.

Il Paradiso mi dà l’idea di essere come una meravigliosa

e ordinata ragnatela sempre in espansione, all’infinito.

O un grande alveare in continua evoluzione, dove le api

vanno e vengono, depositandovi prelibato nettare. O un

formicaio in cui si può ammirare, nella piccolezza, l’ordine

accurato e il movimento orientato alla vita.

Questa immagine delle formiche, ora, la vedo applicata

in questo brulicare silenzioso e operoso di gioia. Se

osservo anche Lui, accanto a me, devo proprio riconoscere

di sentirlo piccolo piccolo, e non un grande personaggio.

Piccolo, semplice, umile e gioioso.

La piccolezza delle realtà del Paradiso, pur mantenendo

la loro caratteristica di infinità ed eternità, ti fa considerare

con ancor più attenzione e cura tutto ciò che sta

avvenendo. Ogni piccola presenza è preziosa, qui; ogni

piccolo passo è decisivo, ogni piccolo atteggiamento ti fa

gustare meglio il sapore dell’infinito e il valore dell’eternità.

Colui che è il Paradiso ti si comunica nella piccolezza,

nell’attenzione ai passi che fai, nei piccoli incontri che

hai, nelle minute realtà che pullulano e costellano l’infinito

del Paradiso. Paradiso: un prezioso, piccolo segno di

Colui che lo è.

Terrestre

Si sta avvicinando, lo sento, il momento del mio ritorno. Percepisco piano piano il riavvicinarsi dell’atmosfera terrestre, che mi penetr...